SPEGNI UN INCENDIO, NON BRUCIARE UNA VITA: SERATA IN RICORDO DI MATTEO CIAPPI
Io non ho mai conosciuto Matteo. Di lui mi ha parlato Marco, un nostro amico e socio, che ha fatto conoscere a me e al Club la sua storia.
Matteo era un ragazzo di 27 anni, con un sorriso sereno e contagioso, tanti interessi e una gran voglia di vivere.
I primi di settembre qualcuno ha deciso della sua vita, travolgendo il suo percorso con un urto a fortissima velocità.
Inutile dire che Matteo procedeva per la sua strada, inutile sottolineare che il suo semaforo era verde, inutile spendersi in spiegazioni circa la dinamica dei fatti, così come è inutile dedicare qualsiasi tipo di considerazione all’automobilista che ha incrociato Matteo quella sera.
Non sarebbe giusto per Matteo, perché di lui va ricordato ben altro.
Va ricordato che Matteo si era laureato con il massimo dei voti, che aveva mille passioni tra cui la fotografia, per la quale aveva un notevole talento. Che aveva ambizione e molta voglia di fare. Che era circondato da moltissimi amici e da una famiglia solida. Che aveva un animo gentile e lo dimostrava con il suo impegno quotidiano per gli altri.
Matteo, infatti, era un volontario del VAB e spendeva gran parte del suo tempo libero insieme agli altri volontari nel fare ciò che, noi Leo, chiamiamo “service”.
Ed è stata proprio questa la cosa che ci ha maggiormente colpito, e per la quale ci siamo sentiti ancora più vicini a lui e alla sua storia. Matteo faceva, e faceva bene, quello che tutti noi quotidianamente tentiamo di realizzare: essere d’aiuto agli altri.
Per chi non lo sapesse, il VAB (acronimo di Vigilanza Antincendi Boschivi) è un’associazione di volontariato che si occupa di interventi di tutela ambientale mediante campagne di sensibilizzazione e formazione, interventi diretti nella repressione degli incendi, operazioni di Protezione Civile, attività di solidarietà con iniziative a favore di popolazioni colpite da calamità attraverso l’invio di generi di prima necessità ed iniziative a favore dei bambini disagiati
Sapendo quanto Matteo tenesse al suo impegno nell’associazione, abbiamo ritenuto che il suo ricordo dovesse essere collegato ad esso.
Da lì il titolo: “Spegni un incendio, non bruciare una vita”. Il significato è semplice e ci è sembrata la sintesi della persona che Matteo era. E’ un monito, che dobbiamo lanciare agli altri, e prima ancora a noi stessi, di agire responsabilmente, non solo non facendo del male al prossimo ma anche adoperandoci per lui.
Abbiamo, perciò, iniziato a buttare giù idee per realizzare una serata che non si limitasse a ricordare Matteo, ma che mirasse a realizzare qualcosa di concreto.
La dinamica di quanto gli è accaduto non ci ha lasciato indifferenti. La sua storia, infatti, si somma ad altre migliaia che ogni anno raccontano di giovani vite spezzate dall’imprudenza e dalla sconsideratezza di persone alla guida di autoveicoli, e del dolore che pervade l’esistenza di chi sta loro accanto. E allora, data l’importanza del tema, abbiamo deciso di dedicare la serata alla sicurezza stradale, analizzandone gli aspetti maggiormente delicati e controversi, devolvendo ad esperti del settore il compito di affrontarli, per sensibilizzare, in particolare i giovani, al rispetto della vita propria ed altrui durante la guida. Inoltre, proprio per onorare l’impegno di Matteo, abbiamo deciso di devolvere l’intero ricavato della serata al VAB.
Ebbene, il 4 dicembre scorso, la serata ha preso forma presso l’Hotel Cinquecento, a Campi Bisenzio.
La partecipazione è stata altissima, e le emozioni forti.
Gli amici più cari di Matteo hanno voluto ricordarlo con un video, ricco di foto scattate da lui, nei suoi numerosi viaggi, e con testimonianze che hanno toccato il cuore di tutti noi.
La serata è stata arricchita da autorevoli interventi tesi a sensibilizzare tutti noi sul tema della sicurezza alla guida.
In particolare sono intervenuti: il Sostituto Commissario della Polizia di Stato dott. Andrea Borghi che ha parlato di velocità, distrazione alla guida e di guida in stato di ebbrezza; la sig.ra Stefania Guarnieri dell’Associazione Lorenzo Guarnieri che, insieme al marito, da anni è in prima linea nella battaglia per l’introduzione del reato di “Omicidio stradale”; il Sovrintendente dott. Lorenzo Borselli, componente dell’Asaps (Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale) che si è occupato del tema della pirateria stradale, ed infine il Comandante della Polizia Municipale dott. Marco Seniga, il quale ha mostrato ai partecipanti un video realizzato da alcuni ragazzi di un liceo fiorentino, volto a rendere consapevoli i giovani sui rischi che quotidianamente si corrono alla guida dei propri mezzi.
Al termine della serata sono intervenuti i volontari del VAB, ragazzi speciali nella loro normalità, che compongono un gruppo di amici affiatati, pronti ad intervenire dove c’è bisogno. E siamo lieti del fatto che l’alta partecipazione alla serata ci abbia consentito di raccogliere la considerevole cifra di 3.000,00 euro che, come già detto, verrà interamente devoluta a loro, per contribuire all’acquisto di una cucina da campo di cui l’associazione ha necessità.
Voglio concludere queste poche righe rivolgendo alla famiglia di Matteo un sincero ed affettuoso ringraziamento, ricordando loro che Matteo rimarrà nel cuore di tutti noi continuando ad aiutare gli altri con il suo esempio, per far sì che ciò che è successo, non sia successo invano.
Elena Lanfranchi