Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada, CRI Firenze impegnata in attività di sensibilizzazione in piazza

 In Rassegna Stampa

Per la Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada, il 18 novembre 2018, i volontari della Croce Rossa Italiana organizzano iniziative in tutto il paese, con particolare attenzione alla prevenzione degli incidenti, all’educazione stradale, alla sensibilizzazione dei giovani nei confronti di corretti stili di guida.

A Firenze, i Giovani volontari della Croce Rossa Italiana, col sostegno della Fondazione Matteo Ciappi ONLUS, saranno presenti domenica 18 novembre in Via dei Calzaiuoli dalle 15:00 alle 19:00 con l’obiettivo di educare alla sicurezza stradale attraverso l’informazione e la prevenzione sui rischi legati agli incidenti.

Lo faranno in un modo piuttosto inconsueto: durante un flash mob particolarmente d’impatto e che durerà tutto il pomeriggio, alcuni volontari interpreteranno il ruolo di vittime di incidenti stradali mentre altri – in divisa da soccorritore – si occuperanno di dialogare con i passanti, descrivendo l’obiettivo della performance. Grazie ad un approccio di tipo emotivo ed empatico si tenterà di porre l’attenzione sugli stili di guida errati, facendo leva sul senso di responsabilità del singolo.

La Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada è stata istituita per rendere omaggio alle persone rimaste uccise o ferite sulle strade, alle loro famiglie e alle loro comunità. È l’occasione, inoltre, per ricordare l’impegno quotidiano delle squadre di emergenza, delle forze dell’ordine e degli operatori sanitari.

“Nonostante la diminuzione dell’incidentalità negli anni, la strage stradale persiste ed è un fatto intollerabile – afferma Andrea Francioni, Consigliere Giovane CRI Firenze – non solo perchè rappresenta la prima causa di morte tra le persone fra i 15 e i 40 anni, ma soprattutto perché mina i valori inviolabili della vita e della salute, per non parlare poi delle gravi ricadute economico-sociali. Come Giovani di Croce Rossa Italiana siamo impegnati nella prevenzione tra i più giovani e non intendiamo demonizzare l’alcool, ma far riflettere le persone su quelli che sono i rischi, nel tentativo di sviluppare una più diffusa cultura del divertimento sicuro e della prevenzione, senza eccedere nell’abuso di sostanze legali ad uso ricreativo”.

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